“ Battetevi sempre per la liberta’, per la pace, per la giustizia sociale. La liberta’ senza giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti, nella liberta’ di morire di fame.”
C’è stato un tempo in cui i politici, anche se con enormi differenze, realmente erano espressione del popolo e i governi e i presidenti erano difensori della costituzione, servitori del popolo italiano, poi attraverso le varie fasi progressiste e libertarie, con fare camaleontico i vari governi e presidenti si trasformarono in servitori della finanza, degli Usa e delle lobby….
Nonostante le mie idee politiche siano molto distanti dall’ex presidente e politico Bettino Craxi, ritengo doveroso ricordare alcuni passaggi, proprio per far riflettere i giovani su cosa è diventata oggi la politica e i partiti.
Sul conflitto Israele Palestinese, il 6 novembre 1985 Bettino Craxi affermò la legittimità della resistenza armata palestinese. In un discorso storico l’allora Presidente del Consiglio chiamò in causa il diritto interazionale, affermò in maniera risoluta la legittimità della lotta armata dell’OLP, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, ai sensi della Carta dei Diritti dell’ONU.
Mentre oggi la sx e il centrosinistra condannano la scelta di hamas di ricorrere alla lotta armata x difendere il suo popolo e il proprio territorio dall’invasione israeliana.
Dimenticandosi totalmente il diritto del popolo palestinese a vivere dignitosamente e libero sulla sua terra nel suo stato.
O quando sempre Craxi tenne testa agli USA di Reagan in quella che è passata alla storia come la Crisi di Sigonella, quando si rifiutò di consegnare agli americani i dirottatori palestinesi della nave da crociera Achille Lauro che furono cosi processati e condannati in Italia.
Impari sarebbe il confronto con la nostra sudditanza nei confronti degli Stati Uniti quando nel 1998, con alla Presidenza del Consiglio Romano Prodi, consentimmo agli USA di processare a casa loro i responsabili americani dell’incidente aereo sulle Dolomiti che, tranciando un cavo della funivia del Cermis, provocò 20 morti.
Per non parlare delle dichiarazioni di Craxi su George Soros e sul Mercoledì Nero in cui Soros svalutò la lira con una speculazione finanziaria nel 1992 .
Oggi abbiamo una figura come Emma Bonino, considerata quasi un’eroina della politica italiana, felicemente finanziata da Soros al quale nel 1995 a Bologna abbiamo anche conferito la laurea honoris causa per aver svalutato la lira (alla cerimonia era presente Romano Prodi, docente dell’Università di Bologna).
Ma torniamo al 6 novembre del 1985, ed alle parole di Craxi sul diritto alla lotta armata dei palestinesi. Chiamare le cose col proprio nome è una cosa alla quale non siamo tanto abituati.
Ebbene il Presidente del Consiglio Craxi nel 1985 affermò in Parlamento che “contestare ad un movimento che voglia liberare il proprio paese da un’occupazione straniera la legittimità del ricorso alle armi significa andare contro le leggi della storia… si contesta ciò che non è contestabile, secondo la Carta dei Diritti dell’ONU”.
Parole di verità come quelle di Craxi, ad un certo livello istituzionale, le abbiamo udite solo nel discorso di fine anno del 1983 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini il quale affermò che Ariel Sharon andava “bandito dalla società” mentre invece “quasi va baldanzoso di questo massacro fatto” (si riferiva alla Strage di Sabra e Shatila del 1982).
Inutile confrontarli con le dichiarazioni servili dei politici di oggi, al soldo del potere, traditori del popolo e della costituzione antifascista.
Questi personaggi con disinvoltura e faccia tosta, prima governano insieme, propongono le stesse politiche imposte dall’alto, da quei poteri forti finanziari, e poi in campagna elettorale, in particolare quando si vota con il proporzionale, fingono piccole differenze per accaparrarsi i voti del popolo, che in tanti casi, ignaro o complice continua a votarli per i loro sporchi interessi.
Ecco questi sono i politici di oggi, servi delle lobby e traditori del popolo….
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