Da sempre napolitano non è il mio presidente, napolitano un
europeista ed un atlantista, un socialdemocratico anti-operaio sciovinista ed
interventista.
Ha lavorato al servizio degli americani logorando e
distruggendo il più grande partito comunista nel mondo capitalista con la sua
corrente di destra dei miglioristi raccogliendo l’eredità di Amendola.
Ha sempre sostenuto
posizioni antioperaie ed antisindacali, sostenitore della cancellazione della
scala mobile con Craxi, a favore del sistema elettorale maggioritario, del
premierato e dell’imperialismo.
In politica internazionale, godeva e gode di ottimi rapporti
con gli Usa e con Israele, si oppose da destra al PCI sulla decisione di
impedire l’installazione dei missili americani in Sicilia, come si oppose alla
richiesta di ritiro unilaterale agli yankee dall’Iraq nel ’91.
La sua rivista “Il
Moderno” e la sua corrente di destra nel PCI fu finanziata da Silvio
Berlusconi, che nell’87 ringraziò ed elogiò pubblicamente i “miglioristi”
Veltroni, D’Alema e Napolitano per il grande contributo che diedero allo
sviluppo della tv commerciale e del pluralismo nel mondo libero in cambio
proprio dei finanziamenti pubblicitari della Fininvest alla rivista ed alla
corrente che magnificava il capitalismo rappresentato da Berlusconi.
Infine, arriviamo ai giorni nostri, con la legge
Turco-Napolitano che ha introdotto i lager per gli immigrati, definiti CPT, e
la promozione delle guerre imperialiste, non ultimo il suo grande impegno
istituzionale a favore dell’intervento imperialista contro il popolo Libico,
con l’ultima dichiarazione contraria ad uno stop alle bombe ricordando la
fedeltà assoluta alla Nato ed agli Americani, “è nostro impegno restare
schierati con gli alleati” che si aggiunge alla famosa frase nei giorni dell’intervento
militare italiano “noi non siamo in guerra”.
Sostenitore di Israele e amico di vecchia data di Perez, ha
recentemente ancora una volta ribadito l’appoggio ad Israele ed alle sue
politiche per assicurare la sicurezza d’Israele, che tradotto vuol dire
migliaia di palestinesi uccisi e segregati a Gaza.
Napolitano non è il
mio presidente, ma bensì un nemico della classe lavoratrice e dei popoli che si
vogliono liberare dall’oppressione e dal gioco capitalista, una cane da guardia
della classe dominante!
Un nemico politico e
di classe!
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