elezioni Francesi una lezione x l'Italia


In Francia le elezioni presidenziali vedono come dato prevalente la sconfitta di Sarkozy e l’affermazione di Hollande.

I politici italiani cercano di commentare il voto francese pensando di poter recare vantaggio alla propria parte politica.  Da Dx a SX, la giostra è in funzione.

La maggior parte dei commentatori sta dando al risultato del Fronte Nazionale un’interpretazione xenofoba o razzista, il che in una certa misura è giustificato.

Sarebbe però sbagliato pensare che questa sia l’unica chiave di lettura.

In campagna elettorale la Le Pen non si è limitata a giocare la carta dell’orgoglio nazionale, dell’ostilità nei confronti degli immigrati, della “Francia ai francesi”, ma si è fatta portavoce di un disagio profondo nei confronti di questa Europa poco trasparente e invasiva, di un sistema economico in cui gli interessi della finanza prevalgono su tutto e su tutti, sul sentimento di una globalizzazione che punisce e stavolge i Paesi.

Sono le stesse argomentazioni avanzate, a sinistra, dal candidato del Front de la Gauche Jean-Luc Mélenchon o dall’ecologista Eva Joly.

Ma chi è Luc Mélenchon

E’ un candidato dell’estrema sinistra, alla guida del Front de gauche. Appoggiato dai comunisti, che hanno tappezzato Parigi con la scritta “Prenez le pouvoir” (prendete il potere), il programma elettorale di Mélenchon prevede l’uscita della Francia dalla Nato, la bocciatura del Trattato europeo di disciplina fiscale, il ritorno della pensione a 60 anni e l’aumento del salario minimo da 1.400 a 1.700 euro.

Ora sommate, il 18% della Le Pen, l’11% di Mélenchon, il 2,2% della Joly e il totale dà 31% ovvero più del 28,63% di Hollande e del 27% di Sarkozy.

In Francia, più che Hollande, ha vinto il partito delle protesta, di chi è contro le politiche monetariste dell'Europa, a vinto chi propone di uscire dalla moneta unica,  vince soprattutto il voto anti-sistema (di destra e di sinistra)”.

 E’ un segnale molto forte, per quanto non organico, alle élite, all’establishment, ed è un sentimento che, a mio giudizio, in assenza di una risposta adeguata, non potrà che crescere.

Non solo in Francia…

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