BERLINGUER. UNA BRAVA PERSONA MA NON ERA COMUNISTA

 C’è sempre un inizio. Ci chiediamo: cosa ha portato la grande esperienza storica e politica dei comunisti in Italia alla consunzione? Cosa ha portato il Partito di Antonio Gramsci a diventare oggi quello di Matteo Renzi?

 

Tutto inizia nel periodo 1943-1947. Certo la temperie in cui Palmiro Togliatti dirige il PCI post-resistenziale era innegabilmente avversa ad una reale possibilità di ‘fare la rivoluzione’ in Italia, ma come diceva Pietro Secchia, ed anche altri tra cui Eugenio Curiel: “tra fare la Rivoluzione e non fare nulla c’è una bella differenza!” ed il richiamo critico alla Via Italiana al Socialismo (i cui risultati oggi sono sotto agli occhi di tutti) di Togliatti ci sta tutto.

La deindustrializzazione dell'Italia e l'immobilismo dei governi

 


Gli effetti delle privatizzazioni sono diventati una vera e propria emergenza nazionale.

I capitalisti licenziano, chiudono, smantellano, hanno fatto diventare le aziende una “bomba ecologica”,

Alitalia, Whirlpool, FCA, CNH-Iveco, ex Lucchini, Ilva, Embraco, Bekaert, Electrolux, ...  procede inesorabile la liquidazione delle aziende che producono beni e servizi.

Il blocco unico contro il popolo


 

Oggi i sindacati confederali CGIL, Cisl,Uil, sono tornati in piazza e rivendicano l’accettazione del MES, motivandolo che il servizio sanitario nazionale è in crisi, causa mancanza infrastutture ospedaliere e sopratutto mancanza di medici e infermieri.

Dalle primavere arabe, all’invasione dell’Ucraina fino al non riconoscimento di un governo, democraticamente eletto in Bielorussia dalla Ue e dai paesi Nato e annuncia sanzioni.


E’ sempre più evidente che l'unico risultato elettorale accettato dalla "comunità internazionale" deve essere sempre quello vidimato dalla Nato, dal Dipartimento di Stato Usa e, attualmente, dalla Polonia il paese più a destra dell'Europa. 
Se il popolo vota diversamente quel risultato è certamente "frutto di brogli, manipolazioni" etc.

In Italia un tempo c’era la politica


Il disastro economico che pervade da un capo all’altro l’Europa, la stessa crisi del modello europeo fondato sul primato e sui vincoli dell’unione monetaria, ripropongono, con maggiore vigore rispetto al recente passato,

I LAVORATORI NON HANNO BISOGNO DI UNA SYRIZA ITALIANA, MA DI UN SINDACATO DI CLASSE E DI UN FORTE PARTITO CHE LI RAPPRESENTI.

"Dalle fabbriche più importanti, dai luoghi dove il lavoro resta centrale per la ricostruzione, riceviamo un messaggio per affermare la necessità del cambio di sistema e del protagonismo di chi produce davvero la ricchezza del nostro Paese con produzione e servizi"

I LAVORATORI NON HANNO BISOGNO DI UNA SYRIZA ITALIANA, MA DI UN SINDACATO DI CLASSE E DI UN FORTE PARTITO CHE LI RAPPRESENTI.

Noi operai delle fabbriche, agricoltori, giovani lavoratori, piccoli artigiani, lavoratori della sanità e della scuola, partite iva, precari e disoccupati, considerando il contesto generale di una profonda e storicamente irreversibile crisi del sistema capitalistico, aggravato dalla pandemia del coronavirus e, prendendo in considerazione la drammatica situazione con la reale prospettiva di un’ulteriore peggioramento delle condizioni materiali e dei nostri diritti, vogliamo esprimere le nostre convinte posizioni rivolgendoci a tutto il movimento dei lavoratori, ai ceti popolari e a chi vive del proprio lavoro.

La sospensione del parlamento, la morte della democrazia


Oggi in parlamento si doveva discutere e votare sulla posizione che il governo doveva assumere in Europa il 23, invece il governo ha avuto paura di una discussione in parlamento con un voto, onde incrinare ancora di più la spaccatura presente nella maggioranza.
Una spaccatura sempre più evidente tra il PD Italia viva e il M5S, tra chi si ritiene incondizionatamente europeista, e chi pur di mantenere in vita questo governo tenta di mediare, di accettare, anche con forti mal di pancia, ma fino ad un certo punto, altrimenti finirebbe di rinnegare tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Trasformisti e Voltagabbana




Com'è noto, la Meloni si scaglia contro il MES denunciandolo come cappio al collo della sovranità nazionale.
Conte accusa la Lega e Fratelli d'Italia di compromettere l'interesse dell'Italia al tavolo negoziale europeo?
Loro accusano Conte di tradire l'Italia svendendola alla Germania e condannandola al ruolo della Grecia.

Socialismo o Barbarie


Gli annunci del governo per combattere l’epidemia di corona-virus cercano di dare l'impressione che si stia facendo tutto ciò che è in suo potere per fronteggiare un pericolo oggettivo, che ha implicazioni visibili per la salute della popolazione e l'economia del paese.
L'ipocrisia del governo dimostra parte delle necessarie misure restrittive. 
È da poco passata la mezzanotte del 20 quando l’assessore al Welfare della Regione Lombardia