Omicidi di stato

 

Una nuova strage sul lavoro, una centrale idroelettrica esplode nel bolognese nel bacino di Suviana, 5 morti  e vari dispersi. 

Questa è solo l’ultima di una lunga serie di morti sul lavoro, oltre 200 morti si contano nei primi 2 mesi dell’anno, e come al solito assistiamo alla passarella dei veri responsabili, ossia forze politiche, enti preposti al controllo sulla sicurezza e O.S.

Decine di ore di trasmissioni giornalistiche, vari esperti che accennano a risposte o a descrivere i fatti, ma domande vere da parte dei giornalisti niente, un vuoto assoluto, una forma di controllo sull’informazione, ma è possibile che a nessuno di essi sia venuta l’idea di chiedere, (ma cosa sarebbe accaduto se un simile incidente si fosse verificato in una centrale nucleare), visto che in parlamento è stata presentata una proposta di legge per la riapertura delle centrali nucleari dismesse?,

 ma ritorniamo ai morti sul lavoro.

Nell’arco degli ultimi 20 anni le norme sulla sicurezza sul lavoro sono state peggiorate, nonostante l’aumento graduale e costante degli infortuni. Tante sono state le pressioni da parte del padronato, ( “eliminare lacci e lacciuoli” che bloccano la crescita), e le forze politiche  hanno sempre sostenuto tali pretese, ovviamente le O.S. da  anni subalterni al padronato non hanno mai insistito e rivendicato un sistematico controllo con forti penalita’ degli inadempienti fino a pretendere il reato di omicidio nei casi di morte per inadempimenti delle regole.

Ma chi sono i preposti al controllo del rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro?

I principali organi di vigilanza per quanto riguarda la sicurezza aziendale sono:

INAIL; INL; Vigili del Fuoco; ASL. R,L,S., anche se la funzione della RLS si limita solo a segnalare agli organi ispettivi e non sono passibili di incriminazione in caso di omissione.

 La maggior parte dei controlli vengono svolti dalle A.S.L., tramite gli uffici di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, e dalle Direzioni Territoriali del Lavoro, tramite il Servizio Ispezioni del Lavoro-Vigilanza Tecnica.

I controlli possono avvenire sempre e in qualunque momento a discrezione degli

organi di vigilanza, tuttavia essi sono riconducibili tipicamente a degli scenari precisi

quali: in caso di infortuni sul lavoro e incidenti con prognosi superiori a 30 giorni, (cosa che accade raramente o solo in caso di evento gravissimo), segnalazioni e richieste di intervento (in particolare da parte di RLS o coordinatori

per la sicurezza), altrettanto rara visto che i coordinatori sono retribuiti dall’azienda, mentre per la R.L.S., è a discrezione del soggetto e visto che non è passibile di sanzioni, raramente si espone e se dovesse farlo verrebbe a dir poco sottovalutata dagli enti ispettivi, semplicemente perché nella stragrande maggioranza dei casi sarebbe un esposto del singolo e mai di tutta la rls di un azienda, infine attività di controllo degli enti (ovvero controlli pianificati per settore o comparto produttivo) e ovviamente ampiamente concordato con le aziende.

Va da se che controlli veri in particolare nelle grandi aziende non vengono mai eseguiti.

Quindi questi sono veri omicidi di stato perché vi è una complicita’ da parte di tutti affinche non si riduca il profitto delle aziende.

Eppure basterebbe poco per evitare la stragande maggioranza degli infortuni,

una normativa che obbligasse i prposti a controlli trimestrali a sorpresa con benefit per coloro che scovano irregolarita’ alle norme e bonus x le aziende che le rispettano.

Responsabilita’ penali per i preposti che omettono il rispetto delle regole, questo vale anche per la R.L.S., solo sapendo di rischiare oserebbero denunciare, ovviamente sarebbero vietate qualsiasi forma di coercizione da parte dell’azienda nei confronti della Rls. Questi sarebbero solo una parte riguardo i controlli, poi basterebbe vietare i subbappalti, cosa vergognosa che serve solo a ridurre i costi per la manodopera, quindi sfruttamento delle maestranze…

In un paese normale sarebbero cose previste e non da auspicare, ma l’Italia non è un paese normale, ma un paese di corrotti e corruttori, di servi e pochissimi combattenti un paese che troppe volte ha visto mafia e politica dalla stessa parte, un paese dove la vita umana è seconda al profitto e dove per poter esigere un diritto si sceglie il favore e non la rivendicazione, un paese che a sembianze mafiose e  come diceva Falcone la mafia fa passare per piacere ciò che è un diritto, in un paese del genere mai si accetterebbe che corrotti e corruttori pagassero per la vita di un lavoratore, dopo tutto questo è

 'o paese 'e pulicenella

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