Bloccare e rovesciare le politiche che massacrano il popolo

La crisi finanziaria ed economica affonda l’Italia, e  le politiche anti-democratiche che la Germania, la Francia e altri paesi stanno disperatamente cercando di applicare per soddisfare la "dittatura dei mercati".


Economisti indipendenti che hanno a cuore la crescita di un popolo e non il capitale,  hanno detto che queste politiche di austerità e la privatizzazione dei beni e servizi pubblici non hanno alcuna presa, perché invece di risolvere il problema del debito lo peggiorano, causando la recessione o la stagnazione economica che durerà un decennio o due e si tradurrà inevitabilmente in un aumento del debito e una diminuzione dei diritti.

In Grecia il piano di Papandreou di un referendum è stato un riconoscimento tardivo, un tentativo democratico di correggere il volto di umiliazioni ripetute che s’impone ai paesi, per far valere la sovranità contro il FMI e la Germania .

Il KKE “partito Comunista Greco” artefice delle lotte annuncia “La lotta non è solo della Grecia,  auspichiamo un’Europa, libera, indipendente e democratica", aggiungendo che "la soluzione è quella di sostituire l'attuale modello economico europeo, progettato per generare debiti, e rilanciando  una politica di stimolo della domanda e dello sviluppo, il protezionismo dei paesi e  un drastico controllo della finanza.

Ma il  "referendum" è una "brutta parola nei corridoi di Bruxelles, perché evoca il timore che le  élite si sentono quando le persone entrano momentaneamente sulla scena politica".

La cupola della zona euro e le principali piazze finanziarie sono contro qualsiasi domanda referendum o messa in discussione - come è accaduto in passato.

Ma la cupola della zona euro e i governi nazionali non possono ignorare, che una percentuale crescente della popolazione può trovare interessante l'idea del referendum.

Ora non dobbiamo permettere alle banche di distruggere la democrazia europea, per cogliere le ingenti somme che hanno generato sotto forma di debito ".

Se si permette ora il sacrificio della società italiana, greca, irlandese, portoghese e spagnolo sull'altare del debito sarà la  rovina sociale dell’Europa.

BISOGNA bloccare e rovesciare le politiche che ci condurranno, con i nostri figli, a vivere per decenni nella miseria più cupa, con salari da fame, disoccupazione, precarietà, senza diritti fondamentali, tutto allo scopo di proteggere i profitti e gli interessi dei gruppi affaristici dalla loro crisi e che condannano lo Stato alla bancarotta a loro necessaria.

Resistete al totalitarismo di mercato che minacciano di smantellare e trasformare l'Europa in un Terzo Mondo, che solleva i popoli europei uno contro l'altro, che distrugge il nostro continente per aumentare il ritorno al fascismo.

 Ora serve l'emancipazione popolare, il risveglio e l'organizzazione contro i nostri comuni e implacabili nemici: la plutocrazia al governo, i suoi altri partiti e i loro alleati internazionali, l'UE e il FMI. L'organizzazione popolare, il contrattacco e le forme di lotta devono corrispondere alla ferocia della spietata offensiva del capitale.

Per impedire le barbariche misure e per un imminente rovesciamento e la vittoria popolare, deve essere sollevato ora un forte movimento dei lavoratori e popolare in ogni posto di lavoro, settore e quartiere, un fronte popolare che ponga le seguenti questioni qui e ora:
  • La fine dei sacrifici per la crisi e i profitti della plutocrazia.
  • Il ritiro del governo e dei partiti che sacrificano il popolo per salvare il capitale e l'Unione europea.
  • Il soddisfacimento dei diritti attuali dei lavoratori e del popolo.
 La classe lavoratrice e il popolo devono possedere la ricchezza che producono, con il potere popolare, il ritiro dall'Unione europea e la cancellazione del debito.

Nessun governo deve essere accettato ora. Il suo obiettivo è quello di applicare gli ordini dei mercati, elezioni subito.
In questo momento, nulla dovrebbe impedire il risveglio delle coscienze, lo sviluppo impetuoso del movimento del lavoro e popolare e il conseguente rovesciamento del governo.

Ciò danneggerà seriamente gli altri partiti borghesi di Sx e DX, che concordano con gli obiettivi e l'essenza delle riforme per la perpetuazione del capitale e l'immiserimento del popolo. Attraverso le lotte e le elezioni la loro forza verrà drasticamente ridotta, spezzata l'influenza tra la gente.

Nelle elezioni - perché il popolo consegua dei vantaggi, guadagni tempo e si rafforzi, i partiti desiderosi di promuovere coalizioni di governo per continuare e completare il crimine antipopolare, devono ricevere una sonora sconfitta. I partiti borghesi devono uscire danneggiati e indeboliti, cosicché qualsiasi coalizione sarà incapace di far passare le sue politiche.

Una fondamentale precondizione è che la rabbia della gente e l'indignazione si trasformi in una forza militante organizzata, una forza di cambiamento in alleanza con quei movimenti e partiti che si oppongono a quelle ricette.

 L'esperienza della Grecia deve essere utilizzate dal popolo per trarre conclusioni utili, per capire che è suo interesse indebolire i partiti borghesi e il sistema politico e il movimento popolare organizzato.

 In questo modo il popolo può tener testa e vanificare gli sviluppi reazionari, mettere un freno all'annientamento dei suoi diritti, all'autoritarismo e alla repressione (strumenti utilizzati sempre dal sistema politico borghese per bloccare l'intervento del popolo) ed evitare il coinvolgimento del paese nelle guerre imperialiste.

 La rivendicazione popolare di elezioni immediate deve essere coniugata alla disobbedienza militante, al rifiuto di pagare le nuove micidiali tasse, generalizzando tale comportamento ai campi dell'istruzione, della salute, della sicurezza sociale, in ogni ambito in cui il governo e lo Stato impongono alle famiglie degli strati popolari di pagare più e più volte per i loro diritti.

 L'alleanza popolare per impedire le riforme e per il contrattacco può costituirsi con la partecipazione e l'attivismo dei lavoratori e dei giovani dal basso, allontanando quella dirigenza politica e sindacale ostile e bancarottiera che alimenta il compromesso e il fatalismo o le illusioni che il popolo possa essere salvato senza conflitto e senza lo scontro con i gruppi affaristici, i loro partiti, l'Unione europea.

 La classe lavoratrice e gli strati popolari devono qui e ora liberarsi dai costrutti ideologici e reazionari della borghesia, dalle vecchie e nuove illusioni promosse dai partiti opportunisti provenienti dagli strati medio alti e dalla svenduta aristocrazia operaia, ossia quelli che sanno che i monopoli non ammetteranno più le concessioni fatte in passato per salvaguardare l'alleanza e il sostegno al sistema capitalista.

Il capitalismo è così obsoleto e reazionario che non può più tollerare le conquiste operaie-popolari, ottenute nei decenni passati. A dispetto dei partiti borghesi e opportunisti l'Unione europea ha dimostrato di essere un'alleanza predatoria, disastrosa non solo per i lavoratori dipendenti e autonomi, ma anche per i ceti medi e la loro capacità produttiva per lo sviluppo del paese.

 Lotte difensive e parziali oggi non sono sufficienti, non possono conseguire le conquiste del passato, né possono garantire una tutela minima contro l'aggressività dei monopoli e del loro potere. Nessun settore, nessuna categoria di lavoratori può salvarsi da sola.

 Il cambiamento del centro-sx non è di questi giorni: i partiti socialdemocratici hanno venduto l'anima al capitale molto tempo fa quando hanno sostenuto il Trattato di Maastricht.

 La classe lavoratrice e gli altri strati popolari poveri non hanno ancora usato la loro grande forza.
 Non hanno ancora detto la loro ultima parola. Se alzano la testa, fiduciosi della loro potenza e della giustezza della loro causa, capiranno che sono una forza immensa che produce la ricchezza, che può diventare una forza di potere e creare un'organizzazione del tutto nuova di società e produzione, dove saranno padroni.

Tommaso Pirozzi
operaio Fiat Pomigliano d’Arco

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