Immigrazione - Deportazione - Schiavi Moderni


L’obiettivo di questa Europa dei burocrati della finanza della Troika è sempre il medesimo: il conseguimento della disponibilità di una forza lavoro da cui estrarre plusvalore a prezzi più vantaggiosi, andandola a sradicare in aree del mondo privi di diritti, deportando i nuovi schiavi senza tutele, senza diritti. 

La falsa sx ipocrita e fascista tenta di nascondere il vero obbiettivo di questa deportazione di massa dandogli un volto umano, in realtà  la delocalizzazione e l’immigrazione di massa sono le due facce della stessa medaglia, quella del conflitto di classe, che il capitale sta vincendo senza incontrare resistenza e con la piena subalternità delle forze sociali e politiche.

Diffamando come razzista e xenofobo chiunque non accetti l'esaltazione dei fenomeni migratori come incondizionatamente buoni e osi smascherare la reale essenza di deportazione schiavista propria dell’immigrazione di massa come strumento della lotta di classe ai danni dei lavoratori. 

Nuovi schiavi da impiegare senza riserve nelle filiere della produzione a prezzi stracciati e senza il giusto riconoscimento dei diritti.


Con l’obbiettivo di sostituire lavoratori con diritti, tutele, dotati di una residuale coscienza di classe oppositiva, con una nuova manodopera, priva di diritti tutele disposta a lavorare a qualunque costo e sempre soggetta al ricatto dell’espulsione per denuncia di immigrazione clandestina in ragione della sua condizione di immigrato,  disposto a tutto pur di sopravvivere.

Il capitalismo attraverso media e i suoi adepti aizza gli operai di una nazione contro gli operai di un’altra, cercando di dividerli.
Gli operai coscienti, comprendendo l’inevitabilità e il carattere progressivo della distruzione di tutte le barriere nazionali operata dal capitalismo, cercano di aiutare a illuminare e a organizzare i loro compagni.
Questa falsa sx a volte indicata come comunista o post comunista in realtà è il nemico del comunismo come denunciato dai padri del comunismo.


Lenin 1913
Il capitalismo ha creato un tipo particolare di migrazione di popoli. I paesi che si sviluppano industrialmente in fretta, introducendo più macchine e soppiantando i paesi arretrati nel mercato mondiale, elevano il salario al di sopra della media e attirano gli operai salariati di quei Paesi.
Centinaia di migliaia di operai si spostano in questo modo per centinaia e migliaia di verste. Il capitalismo avanzato li assorbe violentemente nel suo vortice, li strappa dalle località sperdute, li fa partecipare al movimento storico mondiale, li mette faccia a faccia con la possente, unita classe internazionale degli industriali.
Non c’è dubbio che solo l’estrema povertà costringe gli uomini ad abbandonare la patria e che i capitalisti sfruttano nella maniera più disonesta gli operai immigrati........ 

...ne La questione irlandese da Karl Marx: “La borghesia inglese non soltanto ha sfruttato la povertà dell’Irlanda per mantenere la classe operaia inglese a un basso livello grazie all'immigrazione forzata di irlandesi poveri, ma ha anche diviso il proletariato in due campi ostili”.
Nella lettera inviata da Karl Marx a Sigfried Meyer e August Vogt nel 1870 
Marx fa notare che: “L’Inghilterra, in quanto metropoli del capitale, in quanto potenza fino ad oggi dominante il mercato mondiale, è per il momento il paese più importante per la rivoluzione operaia, oltre a ciò essa è l’unico paese, nel quale le condizioni materiali di tale rivoluzione si siano sviluppate fino ad un certo grado di maturità. Perciò l’obiettivo più importante dell’Internazionale è di accelerare la rivoluzione sociale in Inghilterra. L’unico mezzo per accelerarla è rendere indipendente l’Irlanda. 
Di qui ne deriva per l'”Internazionale” il compito di mettere sempre in primo piano il conflitto tra Inghilterra e Irlanda, di prendere sempre posizione aperta a favore dell’Irlanda. 
Il compito specifico del Consiglio centrale a Londra, è di risvegliare nella classe operaia inglese la consapevolezza che l’emancipazione nazionale dell’Irlanda non è per essa una question of abstract justice or humanitarian sentiment [questione di astratta giustizia o di sentimenti umanitari ] bensì the first condition of their own social emancipation [la prima condizione per la loro stessa emancipazione sociale ]”.
Marx considerava come condizione necessaria all’emancipazione degli operai irlandesi lo sviluppo dell’Irlanda stessa, e la sua indipendenza nei confronti dell’allora impero britannico, non sarebbe stato certo a fianco dei centri sociali e della loro ideologia dell’accoglienza. Marx, scrive ne Il Capitale che gli stati capitalistici hanno interesse nel formare un esercito industriale di riserva, ovvero una sovrappopolazione di lavoratori, destinata a rimanere nella disoccupazione.
 Per Marx la concorrenza del mercato libero costringe le aziende ad aumentare la produttività, cioè a diminuire il costo del processo produttivo per rendere la merce più appetibile sul mercato. Le industrie hanno bisogno quindi di aumentare l’efficacia del cosiddetto capitale fisso, costituito dai beni durevoli di un’industria (macchinari etc.), costi che l’industria sosterrebbe andando a tagliare il capitale variabile, costituito dalla forza lavoro.

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