Kossovo una polveriera pronta ad esplodere..

 


«Piazze piene e urne vuote» è una famosa frase di Pietro Nenni che oggi ci potrebbe spiegare, la crisi mai chiusa, che sta attraversando il Kosovo. Le piazze sono piene della maggioranza serba, le urne vuote sono quelle delle città dove la stessa comunità che sta protestando ha deciso di boicottare le elezioni comunali dello scorso 23 aprile.

La comunità albanese invece ha partecipato e, nonostante un’affluenza media inferiore del quattro per cento, ha eletto a sindaci i propri rappresentanti. Ciò ha provocato forti scontri di piazza con serie conseguenze anche per i militari italiani presenti. E' chiaro che sapevano benissimo che recandosi alle urne avrebbero ottenuto oltre il 90% dei consensi proprio come nelle precedenti elezioni, ma ciò non avrebbe portato nessun vantaggio proprio perché il vero potere è altrove, fuori dai confini nazionali, proprio come in Italia, in Francia ecc. quel potere che ha invaso uno stato sovrano la Jugoslavia, distruggendola, causando migliaia di morti, svuotandola dei poteri, addirittura cambiando il nome e imponendo le loro leggi e i loro voleri. Questo popolo oggi si è ribellato rifiutandosi di accettare quelle regole, questo è il motivo della loro diserzione alle urne, rivendicano la loro liberta', di non voler sottomettersi a Usa, Nato EU, il vero potere. ed ecco che la risposta non si fa attendere. L'alto rappresentante UE Borrell "MINACCIA" ci saranno gravi conseguenze, se il Kossovo non accetta di riallinearsi, e chiede nuove elezioni locali, e impone al presidente Serbo, Aleksandar Vucic di garantire la partecipazione dei serbi. in pieno stile mafioso, ovviamente i media tacciono e danno la notizia in modo velato, mentre i difensori della presunta democrazia, coloro che a suo tempo riempivano le piazze contro la guerra, oggi tacciono...

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