Vertice Trump-Putin, in territorio Nato...

 Il mondo intero era in attesa dell’incontro tra Putin e Trump. I media lo hanno definito un tentativo di raggiungere la pace. Ma nessuno sa effettivamente di cosa hanno parlato, perché ormai ci hanno abituato a credere a ciò che ci viene detto e non avere più una sede verificabile.

Cioè ormai si va in una base statunitense in Alaska per parlare di quello che parleranno, ma non ci faranno sapere cosa avranno realmente deciso e noi rimarremo ancora di più ignari, senza alcun potere. Per questo noi dovremmo stare molto attenti al fatto che le notizie che ci arrivano sono sempre più false.

Sono false all'origine, perché si capisce bene che Trump ha una sua strategia, fare i suoi interessi e quelli degli Stati Uniti d'America. Vi ricordate che a un certo punto venne fuori la proposta dell'amministrazione Trump che gli Stati Uniti potevano riaprire il Nord Stream,

il gasdotto che conduceva gas russo in Europa a buon mercato, in realtà la proposta era, riaprirlo ma praticamente avendone la proprietà, avendo l'esclusiva poi di portare il gas russo loro in Europa, in modo da guadagnare sia dalla fornitura di GNL direttamente dai Stati Uniti, sia addirittura gestendo il gas russo per il loro profitto.

 Ci sono in gioco altri interessi, per esempio nell'Artico la divisione di fonti di materie prime oggi importanti, quindi in questo vertice si parlerà di molte cose, ma non lo sapremo, questo è il grado della nostra democrazia.

Allora attenzione, dobbiamo essere attenti e ascoltare in modo critico quanto ci viene fornito dai media, il gioco è truccato, è truccato soprattutto dal potere globalista, è truccato perché i veri protagonisti scompaiono, non è truccato per quello che riguarda direi la dirigenza russa, non perché siano degli angioletti diciamo, ma semplicemente perché la storia ci dice che non hanno loro mosso le carte della guerra, non hanno loro una strategia di aggressione, semplicemente per questo e le richieste che fanno sono ovviamente logiche, questo è evidente, ma poi tutto il resto ce lo dobbiamo immaginare. La notizia ormai è ribattuta in continuazione da tutto l'apparato politico-mediatico, Trump incontrerà Putin nella base militare statunitense di Anchorage in Alaska, questo è il nucleo della notizia che viene ripetuto.

Intanto teniamo conto che l'incontro di Summit si svolge in una base statunitense, insomma non è cosa da poco.

Qual è poi il nucleo della notizia? Trump dice che andrà in Alaska per vedere cosa ha in mente Putin, affermando sempre, che è pronto anche ad abbandonare i negoziati se non si raggiungerà un accordo, inoltre secondo i media, Trump concorda con l'Europa sulle linee rosse relative all'Ucraina, prima del vertice con Putin, il leader statunitense comunica ai suoi omologhi europei che non negozierà questioni territoriali durante l'incontro di venerdì, ma cercherà un cessato in fuoco immediato.

Ora qui c'è proprio tutto un gioco delle parti e quindi bisogna ricostruire come dire l'identikit, utilizzare quelle informazioni ma in modo critico,

·       ma chi sono questi europei?

·       Che cos'è questa Europa di cui si parla?

·       E poi lo stesso Trump cosa vuole raggiungere?

Questi sono interrogativi, che sono alla base nel capire questi avvenimenti.

Allora facciamo un passo indietro  e andiamo alla notizia del sole 24 ore, Zelensky arrivato a Berlino, ricevuto da Merz in Cancelleria

il cancelliere tedesco Merz che dà il benvenuto al presidente ucraino Zelensky a Berlino.

Allora i leader europei hanno dichiarato di aver concordato con il presidente Trump, questa è la loro versione, una strategia per il suo incontro previsto venerdì in Alaska con il presidente russo Putin, al fine di discutere della fine della guerra in Ucraina, insistendo sul fatto che qualsiasi piano di pace deve iniziare con un cessato in fuoco e non può essere negoziato senza la partecipazione dell'Ucraina.

Di questi leader europei si è espressa attraverso una dichiarazione pubblicata dal Consiglio dell'Unione Europea sull'Ucraina.

Leggiamone qualche brano, “la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale, quindi condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba proteggere gli interessi vitali dell'Ucraina e dell'Europa in materia di sicurezza”.

Quindi in tre righe c'è dentro tutto il falso, partendo dalla definizione dell'origine della guerra che viene definita guerra di aggressione della Russia e rischio di venirvi annoiati, ma vi rimando ripetutamente a tutto quello che abbiamo pubblicato sul mio blog e sul nostro giornalino MondoLavoro e sul sito della SGC Sindacato Generale di Classe, e non sono opinioni, sono fatti che non si è trattata di una guerra di aggressione della Russia, ma di una guerra di aggressione alla Russia e che la Russia non ha nessuna intenzione, non ha mai avuto, di mettere in pericolo la sicurezza europea e internazionale.

Naturalmente partendo da questo falso iniziale i leader dell'Unione Europea affermano che in coordinamento con gli Stati Uniti e altri partner che condividono le stesse idee continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina che sta esercitando il suo diritto naturale di autotutela e quindi ripetono che un'Ucraina è in grado di difendersi efficacemente e parte integrante di qualsiasi garanzia di sicurezza futura, quindi una pace, ma una pace armata.

Poi naturalmente un clima di grande libertà, l'Unione Europea sottolinea il diritto naturale dell'Ucraina di scegliere il proprio destino e quindi continuerà a sostenere il suo percorso, cioè il percorso dell'Ucraina verso l'Unione Europea.

Queste sono le posizioni che vengono continuamente ribattute. Che cosa vuole la Russia? Putin lo dice da sempre e lo ha comunicato all’inviato ufficiale di Trump, Whitkoff, interromperà la guerra in cambio dell'Ucraina orientale, e non si tratta di una occupazione illegittima, perché è la zona popolata in grande maggioranza da russi, la cui storia qui non abbiamo tempo di rifare, ma l'abbiamo detta più volte e soprattutto quella della Crimea che un tempo apparteneva alla Russia, poi passò in epoca sovietica all'Ucraina e poi ha scelto attraverso un referendum di ritornare nella Federazione Russia.

La Crimea e tutta la fascia del Donbass è abitata in grande maggioranza da popolazioni russe, proprio storicamente, ma anche perché è un qualcosa che funziona come dire un po' da cuscinetto di fronte alla spinta in avanti, della Nato.

Ora i media ci dicono un'altra cosa, su cui dobbiamo riflettere, che dopo aver assicurato l'Europa, Trump cambia tono sulle minacce russe. Ricordiamo poche ore dopo aver presentato un fronte unito con gli alleati, il Presidente Trump ha avvertito Vladimir Putin di gravi conseguenze se la Russia si rifiuterà di porre fine alla guerra in Ucraina, ma ha anche suggerito di avere un potere limitato nel modificare il comportamento del leader russo. Sembra di giocare a poker, qualcuno che bara al tavolo dal gioco, soprattutto perché si presenta come un paciere, uno che vuole solo la pace, come se non fosse Presidente degli Stati Uniti, anche se la guerra in Ucraina non fu opera sua e pur vero che è opera degli Stati Uniti d'America.

Quindi è chiaro che non può presentarsi in questa veste di pacificatore e poi a un certo punto dichiara, di avere un potere limitato, quindi, se il leader russo dice, voglio il Donbass, lui cosa risponde, no guarda, rinuncia al Donbass per la pace, ma più di là non posso andare.

È una partita a carte truccata. E dietro che cosa c'è? al tavolo negoziale del summit di Anchorage c'è un convitato di pietra e cioè è la NATO. Si notate quando nel mainstream, si parla del vertice in Alaska, si parla di Stati Uniti, si parla di Russia, si parla di Europa, intendendo l'Unione Europea.

Manca qualcosa e in genere state molto attenti, non se ne parla. La NATO! Allora, rapidamente, scorriamo alcune notizie. Ci sono questi meeting virtuali di leader europei, quello del 13 agosto, chi sono i partecipanti a questo meeting, Unione Europea e NATO, quindi il punto di riferimento viene fuori, è la NATO.

 E poi riguardiamo le notizie date dalla stessa alleanza che sono estremamente significative.

·       Il segretario generale della NATO, Mark Rether, ha accolto il 4 agosto del 2025 il primo pacchetto di equipaggiamenti militari statunitensi destinati all'Ucraina, coordinato nell'ambito della nuova iniziativa NATO Priorized Ukraine Requirements List.

·       Il governo olandese ha confermato che i Paesi Bassi finanziano interamente il primo pacchetto.

Allora, qual è l'accordo?  Trump, non fornisce più all'Ucraina armi direttamente, ma le fornisce agli europei, membri della NATO, i quali le acquistano, con i nostri soldi ovviamente, e li passano all'Ucraina.

Quindi un enorme business per il complesso militare e industriale degli Stati Uniti d'America, questo è il fatto, che alimenta e continua ad alimentare il governo.

·       Dopo questa notizia, di nuovo la NATO, a questo punto un altro pacchetto da 500 milioni di dollari in armamenti e munizioni per l'Ucraina, provenienti dagli Stati Uniti, quindi acquistati con i nostri soldi da industrie belliche statunitensi, viene fornito la decisione è del 5 agosto, da Danimarca, Norvegia e Svezia, quindi all'Ucraina, naturalmente con gli elogi del Segretario Generale della NATO.

·       E poi subito dopo, 11, di nuovo la NATO, altra notizia, analoga, la Germania ha annunciato il 13 agosto del 2025 un altro pacchetto da 500 milioni di dollari di equipaggiamenti militari e munizioni per l'Ucraina, provenienti dagli Stati Uniti, eccetera, eccetera, e sempre con gli elogi del Segretario Generale della NATO.

È iniziata la catena di produzione e di vendita a tutto vantaggio del complesso militare e industriale statunitense, che raggiunge il duplice scopo di mantenere viva la guerra in Europa, di cui chiaramente ha bisogno e vuole alimentarla, e dall'altro il guadagnare profitti enormi.

Ed ecco che emerge il quadro, eccolo qui, è la NATO, la NATO che praticamente è passata da 16 a 32 membri, con l'ingresso della Svezia e della Finlandia, avvicinato basi e armamenti, anche nucleari, più a centri vitali della Russia. Questa è la situazione reale, di cui praticamente il complesso politico-mediatico ufficiale non parla, tutto questo viene taciuto.

Allora diamo uno sguardo a questa NATO, il Segretario Generale che incontra il nuovo Comandante Supremo Alleato in Europa. In questo momento è il Generale Statunitense Rinkevich. Da quando esiste la NATO il Comandante Supremo Alleato in Europa è sempre stato un Generale Statunitense nominato dal Presidente degli Stati Uniti d'America.

Questa è l'alleanza atlantica, questa è la NATO, il dominio degli USA.

 L'ufficiale comandante dell'Allied Command Operations mantiene il titolo di "Supreme Allied Commander Europe" (SACEUR), comandante supremo alleato in Europa della Nato, e ricopre anche il ruolo di Comandante del Comando Europeo degli Stati Uniti.

Cioè praticamente ha due cappelli di comando. Il primo è di essere Comandante del Comando Europeo degli Stati Uniti ed essendo tale ha come altro comando, come dire tradizionale, quello di essere Comandante Supremo Alleato in Europa, cioè quello che comanda la strategia, che fa la strategia, che guida le forze europee. Questo è il quadro che purtroppo i media che dovrebbero essere l’organo di informazione e di controllo non dicono, e purtroppo inconsciamente assistiamo ad una NATO che è in continua esercitazione di guerra. Ma prendiamone una a caso.

Sempre la NATO, ci conferma che questa esercitazione, una delle tante, di guerra diretta soprattutto contro la Russia, è coordinata, guidata dal Comando Congiunto di Napoli, Allied Joint Force Command Naples, cioè il comando delle forze congiunte alleate a Napoli.

Allora uno direbbe, va bene, è un comando italiano, è lì a Napoli. Sbagliato è un comando NATO lo dirige sempre un alto ufficiale statunitense, non si scampa, a livello di ammiraglio.

In questo caso è Manche, che ricopre il ruolo di comandante delle forze navali degli Stati Uniti in Europa e delle forze navali degli Stati Uniti in Africa, questo è il suo primo cappello, come dire, di comando. E avendo questa carica, così come detto per il comandante supremo alleato in Europa, lui comanda questo importante Allied Joint Force Command Naples, che praticamente guida le operazioni militari in tutta l'area di competenza del comandante supremo alleato in Europa, tutta l'area della NATO fin dove arriva l'area della NATO, che dopo essere arrivata sulle montagne afghane, e ora arriva nel Mar Cinese Meridionale e oltre. Quindi in pratica noi abbiamo in Italia comandi che non sono assolutamente relativi alla zona, sono relativi alle operazioni globali di questa alleanza.

Infatti il primo cappello di comando di questo Manche riguarda tutte le operazioni militari, nelle acque che bagnano le coste dell'Europa e dell'Africa, compreso il Mar Baltico, il Mar Mediterraneo e il Mar Nero.

Avete visto che cominciano a fluire i pacchetti all'Ucraina, sono già tre pacchetti, pacchetti da 500 milioni di dollari ciascuno, e quindi poi ci sarà anche il pacchetto italiano a cui parteciperà anche l'Italia e tutti gli altri.

Quindi noi compriamo pacchetti di armi per mandarli all'Ucraina e poter così, qualunque sia il risultato, mantenere uno stato di guerra permanente, effettiva, anche se in quel momento non si spara, attenzione, guerra effettiva, truppe NATO schierate ai confini con la Russia anche con armi nucleari e quindi mantenere questo stato di belligeranza di queste forze che in Ucraina senza tanti misteri si rifanno al nazismo, neonazismo.

Allora noi mandiamo i pacchetti, la domanda è chi paga questi pacchetti? Li paghiamo noi, noi europei, semplicissimo, li paghiamo noi.

Nel frattempo la situazione è ulteriormente peggiorata, ma già a febbraio si parlava delle spese enormi che la Nato ormai fa gravare su tutti i paesi europei, membri di questa alleanza impari, però nessuno ne vuole parlare. Questa è la conclusione, nessuno ne vuole parlare, i parlamenti girano la testa dall'altra parte, i pacifinti idem, perché l'argomento è scontante, perché ci dice che in questa Europa che si vuole mantenere in guerra chiaramente paghiamo tutti noi, tutti i giorni, paghiamo in molti modi con dei rischi di guerra sempre più reali, ma poi paghiamo con le condizioni di vita nostre che vengono sempre più erose dal taglio alle spese sociali e da altri settori fondamentali per la nostra società.

Intanto comunque la Nato e soprattutto i paesi europei della Nato si stanno armando, perché per loro il nemico è sempre lì, è la Russia oggi, poi domai chissà…

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